Una festa di laurea? Cosa proporre? Conoscere il laureando è cosa fondamentale, ma ciò nonostante non immagineresti mai cosa possa venir fuori dalla mente di un ragazzo che sta per affrontare una delle prove più importanti della sua vita, o meglio la prova che lo catapulterà nella sua vita professionale. Specialmente se questi è anche mooooolto scaramantico. Dopo tante proposte, mi chiede candidamente: Mi piacerebbe il tuo "curniciello" . Avreste dovuto vedere la mia faccia. Espressione incredula mista a vanagloria e angoscia. Ero appena andata in apnea. Perchè? Perchè avrei dovuto realizzare oltre 50 cornetti in meno di 20 giorni. Eh sì, la sua scaramanzia è tale da comunicarmi la data della seduta di laurea solo dopo averne avuto contezza. Non sto nemmeno ad elencarvi tutti gli imprevisti cui sono andata incontro in quel periodo. Praticamente mi muovevo portandomi dietro, mantelli, cornetti, confetti e tutto il cucuzzaro. Ma torniamo ai curnicielli.

I miei assidui lettori ricorderanno come è cominciata la storia del mio cornetto, per gli altri consiglio la lettura
QUI.
Il curniciello, ha assunto , quindi, le sembianze di un laureando.. Non vi dico la mia gioia quando ho assistito alla seduta di laurea In Medicina e Chirurgia nell'aula Magna della Federico II di Napoli. Tutta la commissione e gli studenti in toga e tocco . Questi sono uguali al mio cornetto, ho pensato; ed insieme all'emozione vissuta grazie a quei giovani mi son data una virtuale pacca sulla spalla, mentre volavano, in segno di liberazione, i cappelli dei neo laureati.
Ed eccoli qui, vestiti a festa per l'atto finale dei festeggiamenti.
Ho, infine, decorato alcune lettere in legno, ad ognuna ho applicato un
simbolo della laurea.
Anche in confetti sono stati confezionati a mò di cornetto e quante volte mi sono impicciata con le mani nell'arrotolare quei veli di fata.
"Voglio aprire anzitutto con un ringraziamento, sia per la splendida fattura dei lavori da me acquistati (bomboniere per la mia laurea) sia per la professionalità (cui si sposa una cordiale gentilezza che raramente si ritrova) con cui il tutto è stato condotto. Davvero, grazie di cuore e complimenti.
Passando al lavoro nello specifico, tutto è stato (dall’idea stessa al confezionamento ultimo) svolto in modo impeccabile: ogni opera (poiché solo così può essere definita) fa brillare la bellezza dei materiali, i piccoli dettagli, la magia nel suo complesso. Ringrazio la Artigiana (che merita la A maiuscola) perché mi ha regalato non un oggetto, ma una emozione ed un ricordo. Grazie"
Questo è stato il commento del mio cliente "Dottore" che mi ha ripagata di tutto lo stress e il tempo investito.