Ci sei anche tu
sabato 16 novembre 2013
Pollicino e Pollicina
Sapevate che Pollicino aveva una sorellina? Ovviamente solo nella mia fantasia. Pollicino ( il porta-pigiamino), forse, si sentiva tanto solo e mi ha chiesto compagnia; è nata, quindi, la sua gemellina Pollicina.
Sono due simpatici monelli che aiutano le mamme a conservare il pigiamino o qualunque altro dei propri pargoletti; molto pazienti si adattano in ogni dove: seduti sul lettino, ciondolanti dalla culla, con quegli occhioni furbetti divertono e arredano. E perché no, potrebbero diventare anche un fiocco nascita.
Hanno le scarpine, il cappellino e la cuffietta, tutto rigorosamente realizzato a mano con tessuti e accessori “italiani”.
E vi aspettano con impazienza…
Adotta anche tu un “Pollicino”.
sabato 9 novembre 2013
Passeggiando con l’Autunno
Bentrovate amiche vecchie e nuove. Quanto tempo è passato dalla mia ultima pubblicazione, ma vi assicuro che le mie mani hanno lavorato a pieno ritmo. Tra mercatini., fiere, nuovi progetti da realizzare su ordinazione per non parlare del mio lavoro ( quello che mi dà da vivere) ho finito per consumare le 24 ore del giorno e mi restava niente per dedicarmi al mio blog. Questa borsa-casetta mi è stata richiesta con il tema e i colori dell’autunno, lasciando a me la scelta di tutto, spero di aver compreso e centrato l’immaginario di colei che la indosserà.
Il davanti presenta una bicicletta realizzata con due anelli di metallo ( quelli per le tende), i tubolari così come i rami sono realizzati all’uncinetto, ops oggi si usa dire crochet, ed il portoncino porta come batacchio un cuoricino di metallo. Passiamo al retro.
Qui si possono osservare le foglie che cadono su una gentil donzella che se ne va a passeggio nel parco con il suo ombrellino e la borsetta.
Che autunno sarebbe senza funghi? Seduta sopra un fungo gigante c’è addirittura la fatina dei funghetti, mentre la vendemmia è quasi finita.
Il tetto è stato realizzato in ecopelle bordato a “crochet”, fiori in panno e…e poi è finita. Circa un mese di lavoro ma ne è valsa la pena, non trovate?
Oggi la consegno, incrociamo le dita.
sabato 17 agosto 2013
Casa dolce casa
Estate, tempo di viaggi, viaggi che allargano i nostri orizzonti, mentali, fisici ed intellettuali, per apprezzare al meglio le bellezze del nostro pianeta. Tornare a casa, però, è sempre dolce, non a caso il famoso detto: casa mia casa mia, pur piccina che tu sia….
Perchè non farsi accogliere da una deliziosa creaturina, seppur di legno, con il motto della nostra “reggia”?
Casa dolce casa
Che dite ne facciamo una con i nostri colori preferiti? Potremmo anche regalarne una alla nostra migliore amica, o magari a chi non è molto ospitale, chissà potrebbe anche cambiare idea ed aprire la sua porta al mondo.
venerdì 16 agosto 2013
Le tazzine prendono colore
No, non in quel senso, non vanno al mare a crogiolarsi al sole ma si rotolano nei colori dell’arcobaleno. Avevo delle tazzine bianche, carucce nell’aspetto, ma senza carattere, così un bel giorno armata di colori e fantasia ho reso loro un po’ di giustizia. Devo dire che il risultato mi ha entusiasmata e le ho iscritte a un concorso di bellezza (leggasi mercatino). Avreste dovute vederle, civettuole come non mai, si sono subito guadagnate la simpatia degli ammiratori.
Per la decorazione ho usato i colori “Gel” ed “Angel” di Stamperia, sono colori a rilievo adatti a tutte le superfici, in particolare al vetro. Prendete il soggetto da decorare e con i colori Gel disegnate il contorno del soggetto prescelto, mentre quelli Angel li userete per il riempimento della sagoma disegnata.
Questi soggetti, molto semplici, sono realizzati a mano libera, ma se non vi sentite abbastanza sicure, potete ricopiare ciò che più vi piace, l’importante che teniate sempre il beccuccio del colore staccato dal supporto da colorare e soprattutto mano ferma.
Vedrete che dopo un po’, non appena sceglierete un colore le mani si muoveranno da sole, creando per voi disegni meritevoli dell’arcobaleno.
mercoledì 14 agosto 2013
In vacanza al mare…
…e all’aria aperta. Cosa ne dite di un bel giretto in altalena, tra conchiglie , stelle marine avvolte in un costumino retrò? Il soggetto liberamente tratto dalla creatività straordinaria di Vanda Brombin è stato poi riadattato alla mia fantasia.
Il sole è cocente e la pelle delicata potrebbe risentirne, meglio se ci si protegge con un ombrellino, magari fatto con le nostre manine.
Semplici cornici in legno ospitano queste bamboline un po’ in carne ma molto simpatiche
I capelli al vento, le scarpine coordinate ed un’altalena di tutto rispetto, divertono molto la Signorina…ehm… non ha ancora un nome…la chiamerò “Quadrettina”
Ed eccola qui nella sua affascinante bellezza con il cappellino intrecciato a mano fatto su misura per la sua testolina.
“Verdolina”, invece si ripara sotto un ombrellino di seta e pizzi, proprio come si addice ad una vera damina dell’ottocento.
Una damina un po’ anticonformista che non bada molto alla linea e non si lascia condizionare dalle mode, anzi ne fa un vanto di determinazione e sicurezza. Credo dovremmo prendere esempio da lei, ovviamente parlo per le cicciottine come me.
Con queste due modelle “taglie molto forti”, auguro un freschissimo ferragosto a tutti.
Aspetto vostre proposte per dare un nome alle due piccole e scusate per le tante foto, ma mi divertivano molto che non riuscivo a smettere.
mercoledì 19 giugno 2013
Che ora è?
Oggi vi racconto la storia di questo orologio.
Un giorno il cucchiaino “Farfalla”, considerato il più birichino della nidiata, scappò di casa e volando volando atterrò in un piccolo giardino, nel retro di una casetta di campagna. Mentre cercava di orientarsi vide poggiato su un muretto un pezzo di legno rotondo, ma così perfetto che quasi non gli parve vero. Cominciò così a volare in tondo intorno al pezzo di legno, dopo un bel po’, stanco e tutto sudato pensò di riposarsi prima di prendere la strada del ritorno. Improvvisamente fu scosso da un grosso colpo di tosse, quasi come un trombone scordato. Era il pezzo di legno che accortosi dell’ospite sbuffò: “ Chi sei? Da dove vieni? Cosa fai qui?” Il cucchiaino intimidito indietreggiò ma poi incuriositosi prese coraggio e si avvicinò nuovamente riproponendo le stesse domande al pezzo di legno. Quest’ultimo con le lacrime agli occhi rispose: “Sono solo un vecchio pezzo di legno, mi crearono così rotondo per farne un orologio ma poi mi hanno buttato qui e più nessuno si è preso cura di me”. “Farfalla” di cui tutto si può dire, men che gli manchi la fantasia, propose al vecchio pezzo di legno di seguirlo dai suoi fratelli.
Arrivati a casa, il cucchiaino Farfalla, spiegò l’accaduto in famiglia, tutti lo guardarono sbigottiti, ad un certo punto il cucchiaino “Cuore”, il più tenero di tutti , commosso abbracciò il pezzo di legno e gli sussurrò all’orecchio: “Non preoccuparti amico mio, ti aiuteremo noi a rinascere a nuova vita”. Prese un grosso pennello e lo dipinse di un delicato color glicine, lo lasciò riposare e tornò dai fratelli ai quali impose loro l’ordine di sistemazione: “ Tu, Sole, sarai colui che batterà il mezzodì, tu, Uvetta, sarai all’ora di pranzo…e così’ tutti in fila furono chiamati all’ordine per prendere posto su quel vecchio pezzo di legno.
E così Fiocchetto, Pallino, Fiorellino, Fragolina, Ovetto, Stellina, Ederina, Farfallino, SoleLuna, Uvetta, Cuoricino e Pansè diventarono amici per la pelle del vecchio pezzo di legno, così tondo da non sembrare vero il quale tanta era la sua gioia che sembrava cambiar colore ogni volta che il sole si poggiava su di lui.
Che bella storia…quasi quasi ne invento un’altra…a dire il vero già all’opera. Ciao a tutti e alla prossima novella.
martedì 18 giugno 2013
Carlotta la gallina fermapotta…ops porta.
E’ nata anche Carlotta. Da un modello de La bottega della Nonna, come al solito riveduto a modo mio, l’ho ingrandito ed utilizzando un altro tipo di tessuto è venuta più cicciotta. Il fil rouge di questo e altri lavori a cui mi sono dedicata ultimamente, è rappresentato dai girasoli che mi sono stati espressamente richiesti per una cucina country.
Il fioccone le contorna il faccino con un becco davvero simpatico, due fiorelloni dello stesso tessuto si poggiano sulle ali, mentre un piccolo girasole sulla cresta le dona un tocco civettuolo.
…e crogiolandosi al sole si lascia rimirare in tutta la sua bellezza…ma che civetta…eppure sembra una gallina.
A prestissimo ( spero) con altri lavori dal colore ed al calore del sole.
Non sono pertanto obbligata ad iscrivermi in nessuno dei Registri (obbligatori per gli imprenditori commerciali professionali) presso nessuna Camera del Commercio del Territorio Italiano in relazione agli articoli trattati.