Ci sei anche tu
mercoledì 19 giugno 2013
Che ora è?
Oggi vi racconto la storia di questo orologio.
Un giorno il cucchiaino “Farfalla”, considerato il più birichino della nidiata, scappò di casa e volando volando atterrò in un piccolo giardino, nel retro di una casetta di campagna. Mentre cercava di orientarsi vide poggiato su un muretto un pezzo di legno rotondo, ma così perfetto che quasi non gli parve vero. Cominciò così a volare in tondo intorno al pezzo di legno, dopo un bel po’, stanco e tutto sudato pensò di riposarsi prima di prendere la strada del ritorno. Improvvisamente fu scosso da un grosso colpo di tosse, quasi come un trombone scordato. Era il pezzo di legno che accortosi dell’ospite sbuffò: “ Chi sei? Da dove vieni? Cosa fai qui?” Il cucchiaino intimidito indietreggiò ma poi incuriositosi prese coraggio e si avvicinò nuovamente riproponendo le stesse domande al pezzo di legno. Quest’ultimo con le lacrime agli occhi rispose: “Sono solo un vecchio pezzo di legno, mi crearono così rotondo per farne un orologio ma poi mi hanno buttato qui e più nessuno si è preso cura di me”. “Farfalla” di cui tutto si può dire, men che gli manchi la fantasia, propose al vecchio pezzo di legno di seguirlo dai suoi fratelli.
Arrivati a casa, il cucchiaino Farfalla, spiegò l’accaduto in famiglia, tutti lo guardarono sbigottiti, ad un certo punto il cucchiaino “Cuore”, il più tenero di tutti , commosso abbracciò il pezzo di legno e gli sussurrò all’orecchio: “Non preoccuparti amico mio, ti aiuteremo noi a rinascere a nuova vita”. Prese un grosso pennello e lo dipinse di un delicato color glicine, lo lasciò riposare e tornò dai fratelli ai quali impose loro l’ordine di sistemazione: “ Tu, Sole, sarai colui che batterà il mezzodì, tu, Uvetta, sarai all’ora di pranzo…e così’ tutti in fila furono chiamati all’ordine per prendere posto su quel vecchio pezzo di legno.
E così Fiocchetto, Pallino, Fiorellino, Fragolina, Ovetto, Stellina, Ederina, Farfallino, SoleLuna, Uvetta, Cuoricino e Pansè diventarono amici per la pelle del vecchio pezzo di legno, così tondo da non sembrare vero il quale tanta era la sua gioia che sembrava cambiar colore ogni volta che il sole si poggiava su di lui.
Che bella storia…quasi quasi ne invento un’altra…a dire il vero già all’opera. Ciao a tutti e alla prossima novella.
sabato 27 aprile 2013
Facciamoci la treccia!
Lo sapevo! Non avrete pensato ai capelli? Ormai il tempo delle trecce è passato, almeno per me. Le ho portate fino a 13 anni; avevo tanti di quei capelli , lunghi e ricci che se non avessi fatto le trecce tutte le sere, la mattina seguente sarebbe stato un supplizio pettinarsi. Santa donna la mia mamma. Avrete mica pensato alla treccia salata? Buona vero? Per non parlare di quella di Fiordilatte di Agerola….uhmm che bontà.
Qui trattiamo solo cose che non si mangiano. Quasi quasi…a pensarci bene…un giorno o l’altro aprirò un blog di cucina. Chissà!
Ma torniamo alla nostra treccia. Vogliamo chiamarla ghirlanda o forse è meglio corona? La corona con la treccia ci sta proprio a “fagiuolo”. Se volete farne una, basta scegliere le stoffine che più ci aggradano. Creare tre bei tubolari lunghetti, non fateli lunghi come i miei che sembravano tre metanodotti. Per prima cosa pensate alla grandezza della ghirlanda che volete fare, così vi regolate con la lunghezza dei tre “tubi” di stoffa, anche perchè dopo averli cuciti dovrete rigirarli alla dritta e poi imbottirli e non è proprio divertente ( fate in modo che risultino morbidi cosa che vi agevolerà nell’intreccio). Chiudete a cerchio e decorate con nastri e fiori o con quel che vi pare.
Potrete, così, decorare, una parete della camera da letto, una porta, coprire qualche “regalino” lasciatovi da quel sant’uomo dell’idraulico o del falegname che non vi è mai piaciuto. Parlavo del regalino non dell’idraulico. In giro per i vari blog ne troverete tantissime ed anche di più belle, ma se mai aveste bisogno di un suggerimento, un consiglio, una dritta….insomma io sono qui.
martedì 23 aprile 2013
Ti osservo, sai?!
<<Me ne sto qui “appollaiata” al sole ma non ti perdo d’occhio. Devi usare le forbici da giardino ma te le perdi in ogni dove? Eccomi…usami pure. Hai da riporre le chiavi e come al solito le poggi ovunque. Ci sono io a tenertele sistemate e bene i vista. Non sai dove appendere una presina o lo strofinaccio? Portami in cucina e ti farò compagnia>>
Non appena la incontri ti conquista e con quel musetto non puoi non adottarla. Insomma, te la porti in cucina, in camera, dai bambini, persino “fuoriporta”. Ahimè anche qui ho scopiazzato, non ho resistito. La creatrice d’eccezione è Vanda Brombin che ci delizia pubblicando i suoi capolavori per noi poveri mortali.
Sarebbe stato un peccato mortale non approfittarne, così l’ho fatta anche io, ma a modo mio.
domenica 14 aprile 2013
“Zuccherina” l’oca signorina
Un’oca così elegante non si era mai vista. Gli ultimi ritocchi prima di presentarsi in società. Una sistematina al trucco e via….si parteeeeeeeee.
Questa è un’oca fermaporta, dovendo essere sempre presentabile ha scelto un grande fiocco di taffettà in purissima seta ( era un fiocco di un mio vecchio abito da sera, costatomi un occhio della testa), fiori in feltro e becco dipinto a mano con colori per stoffa.
E’, però, doveroso di dirvi che il progetto non è mio, l’ho scoperto sulla rivista “Cose Belle” ed è della favolosa creatrice Federica di Country Creations. Ho fatto quello che potevo , non mi deridete troppo :-)
Eh povere oche, si detto è di tutto e di più sul loro comportamento e sempre associate agli umani stupidi…ma sapete perché ?
Perché, purtroppo, l'oca è l'animale ritenuto simbolo della stupidità, ma solo a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.
“Ciao cocche” l’ochetta vi saluta…qua qua!
martedì 2 aprile 2013
La scatola dei ricordi
Conservare i nostri ricordi, a volte pensieri reconditi e intimi ci aiuta a sorriderne con dolcezza e nostalgia, ma spesso la sola memoria non basta, ha bisogno di essere accompagnata da antichi odori, ha bisogno di assaporare il tatto delle cose vissute; ed ecco che si materializzano frammenti di foto, lettere dai bordi ingialliti, la perfezione dei gioielli antichi magari anche solo delle perle ormai invecchiate. Mantenere la memoria viva non deve essere un pretesto per rimanere legati al passato senza proiettarsi nel futuro o ancor peggio evitare di vivere il presente, ma, come lo è per me, una carezza all’anima ed indurci a creare nel presente altri ricordi per il futuro.
Nasce, così, questa scatola di legno, recuperata da quelle che si usano per confezionare il vino, tessuti preziosi e pizzi ricercati. Lino puro color ecrù ricopre il coperchio che è stato dapprima imbottito. Un cuore di gesso e rose in raso completano l’opera.
L’interno della scatola è stato rivestito con tessuto in shantung in seta sempre con una leggera imbottitura, passamaneria avorio e fiocchetti che adornano i quattro angoli. Due nappine bianche scendono vezzose dal pizzo e decorano la chiusura.
“Live the life you love”
Vivi la vita che ami…ed io aggiungo: vivi la vita che ami con amore.
sabato 30 marzo 2013
Un pulcino più un coniglietto = “Buona Pasqua”
Avete dimenticato di fare un regalo a qualcuno? Bene questi animaletti simpatici e facili facili fanno proprio al caso vostro. Prendete un asciugamano per ospiti, arrotolatelo su se stesso ( io l’ho fatto partendo da un angolo e arrotolandolo in diagonale). Adesso piegate a metà il tubolare che avete ricavato. Il lato piegato fungerà da testa per entrambi gli animaletti. Adesso ripiegate su se stessi i due lati esterni che per il coniglietto andranno messi sul retro della testa, mentre per il pulcino ai lati. Con dei nastrini bloccate le piegature e fate un bel fiocco. Non avete occhietti mobili per pupazzi?. Niente paura. Usate degli spilli con la testina a perlina.
Per il nasino del coniglietto usate una pallina di feltro fermata con uno spillo.
Con del feltro giallo disegnate delle zampette e la crestina che applicherete sempre con degli spilli al fine di evitare di usare colla e rovinare la spugna, a meno che in casa non vi troviate della colla non permanente.
Legate, quindi, dei sacchetti con degli ovetti di cioccolata ed il vostro regalino dell’ultimo minuto è completato: farete felici grandi e piccini.
E ora non mi resta che augurarvi che la vostra
Pasqua sia ricca di pace, serenità e amore.
sabato 23 marzo 2013
Borsa casetta…again!
Vi ricordate di Viviana e la sua borsa ? Dopo aver visto la borsetta, una sua amica mi ha chiesto se avessi potuto farne una anche per lei da mettere nella stanza da bagno. Chiesti alcuni dettagli mi sono messa subito all’opera e nonostante la mia celerità nell’ideare le decorazioni adatte alla sua casa, solo adesso riesco a mostrarle ciò che ne è venuto fuori. Devo dire che ho molte attenuanti a mia discolpa. In primis il pc defunto, una mostra da organizzare e il mio lavoro che ho ripreso da un mese. Ma vediamo insieme cosa ho preparato per lei.
IL retro della borsa ospita una poltrona, un piccolo scaffale dove prendono posto profumi, creme, un cestino ( lavorato all’uncinetto) con asciugamani, ed una collana di perle .Al centro una “toilette” per specchiarsi e farsi belle.
Per i laterali ho pensato ad una donna sofisticata che si imbelletta con cipria e profumo
Il colore rosa salmone con il marrone è davvero delizioso, non trovate? Perle maxi per orecchini, bracciale e collana.
L’ingresso è rappresentato da un tripudio di intrecci intorno ad un gazebo e la scritta “Bonheur” realizzata con colore per tessuti a stencil e tanti batuffoli di morbida lana per una pianta romantica.
Le rose in raso sono state create petalo per petalo passate sulla fiammella di una candela. ( tecnica vista sul sito di Francesca "Shabby Home"). Ah dimenticavo ce n’è anche una in lino.
E per finire una panoramica della borsa che mi ha dato tanto piacere realizzare e spero che piaccia anche alla sua futura padrona.
Scappo a finire il fiocco nascita che mi è stato commissionato, altrimenti rischio che nasca prima la bimba.
Buona primavera a tutte voi e a presto con tanti nuovi lavori ancora a pubblicare.
lunedì 18 febbraio 2013
Scatoliamo?
Si è, forse, capito che adoro le scatole? Me ne è stata richiesta una con i toni del blu e nel dubbio ne ho create due.
Una bianca immacolata con un nastro blu ed un fiore in polvere di ceramica appena sporcato dello stesso colore
La seconda dipinta in un colore grigio polvere con decori a stencil ed un nastro grigio perla.
I soliti pizzi si mostrano nella loro superbia per arricchire quella che altrimenti sarebbe stata una scatola anonima
Qui il cuore di gesso si ripropone in una foggia diversa aiutato anche dai colori che sono intervenuti per offrire un aspetto dal sapore quasi rinascimentale.
Quale sarà la prescelta?
lunedì 21 gennaio 2013
Tea for two…
“Mi vergogno”- dice con un soffio di voce - “tutto è bello e luccicante ed io sono povera e trascurata”.
Son bastati, quindi, pochissimi ritocchi e la scatola si è sentita subito più sicura di far bella mostra di sé I soliti gessetti, il solito pizzo, qualche pois ballerino e non ha avuto più esitazioni.
Chissà se prima o poi vorrà provare qualche altra “mise”
mercoledì 26 dicembre 2012
Gessi, pizzi e un po’ di fantasia…
Non vi dico la gioia della scatola che dopo una lunga attesa finalmente poteva essere “vestita a festa” come Cenerentola per il gran ballo. Improvvisamente un coro di voci si alzò dallo scatolone; i nastri e i merletti sgattaiolarono fuori ed all’unisono gridarono: “ anche noi vogliamo partecipare alla festa “ La scatola con fare civettuolo cominciò a roteare su sé stessa per accogliere i suoi compagni di avventura e a quel punto anche i gessetti reclamarono la loro presenza. Due foglioline in polvere di ceramica presero posto vicino alla rosa, un bocciolo di rosa si sistemò di fianco e tanti altri cuoricini si poggiarono su un letto di petali di rosa essiccati.
Magari l’idea è banale, trita e ritrita, ma a me piace pensare di aver dato nuovamente luce a questa vecchia rosa di pizzo e reso felice un’anonima scatola di cartone.
sabato 22 dicembre 2012
Palla pallina…
Palla pallina,
pallina dorata,
dove sei stata?
Dalla nonnina!
Cosa ti ha dato?
Un angioletto!
Cosa ne hai fatto?
Eccolo qua.
A dire il vero sono due: uno per Alice e l’altro per Anita. La nonnina non avrebbe mai dimenticato le sue nipotine adorate.
Sono volati tra le manine di due simpatici diavoletti.
Ed essendo infaticabili ma molto veloci non mi hanno dato il tempo di dedicare loro un’atmosfera degna dell’evento. Mica capita tutti i giorni di avere un angelo in giro per casa. Figuriamoci DUE!!!. Un angioletto che può restare con noi sempre, mica è detto che le palline si usano solo per Natale?!
Le più attente, basta poco, possono notare la baraonda che sbircia nello sfondo delle foto. Scatoloni, stoffe gualcite, purtroppo il corriere stava approdando con il suo bastimento carico di pacchetti e non potevo rischiare di far aspettare questo Babbo Natale terreno. Tuttavia sono riuscita a cogliere i particolari più salienti. Magari qualcuna di voi può prenderne spunto e farsi raggiungere dal proprio angelo.
giovedì 22 novembre 2012
Quando ci metti il cuore…
Anche in questo la mia mamma è stata grande. Mi ha fatto ritrovare un’Amica! Avere la certezza di rimanere sola al mondo ti lascia smarrita e piena di timori, ma l’amore di una sana e solida amicizia che resiste al tempo, aiuta a rendere la vita meno dura. Il mio cuore è gonfio di lacrime ed il tuo affetto, amica mia, è come una carezza all’anima. Ed è con un cuore che ho voluto dedicare a te un piccolo simbolo del mio affetto. Ti voglio bene!
Una semplice scatola di cartone può assumere un aspetto diverso con pochi piccoli tocchi ma può valere tanto se ci aggiungi anche un solo pizzico di amore sapendo a chi è destinata.
Ho dipinto la scatola di bianco con un fondo gesso, mentre all’interno l’ho colorata di lilla, richiamando una parete della camera da letto della mia amica ( non vi dico cosa ho passato per farmi dare un po’ della tinta dal marito cercando di mantenere il segreto).Con una mascherina stencil ho realizzato le rose sul bordo della scatola.
Un bel cuore grande sporcato di colore con una rosa al centro che fa tanto “pendant”con il bordo,un pizzo e tanti gessetti profumati alla vaniglia. Completa l’opera una bottiglina con l’essenza per “rinfrescare” i gessetti quando avranno perso la loro fragranza iniziale.
martedì 19 giugno 2012
Trine e gessetti profumati
Durante le decine di colate di polvere di ceramica per la realizzazione delle bomboniere, mi avanzava del gesso già diluito con l’acqua . Avrei dovuto buttarlo? Ma certo che no, con gli avanzi realizzavo altri soggetti…e via via mi si è riempita la casa di cuori e roselline profumose.
Così sono nati gli ennesimi barattolini con trine,fiocchi e merletti. Questi sono i primi che riesco a fotografare, e vorrei tanto tenerli per la mia camera da letto. Gli altri sono spariti ancor prima che finissi di realizzarli.
Quanto dureranno? Forse il tempo di pubblicare questo post.
Ho usato le rose grandi per il barattolo maggiore, roselline e foglie per il medio e tanti cuoricini per il barattolo piccolo.
Sono ancora indietro con tante cose da pubblicare, non me ne volete se ora vi inondo le vostre bacheche con i miei pensieri a voce alta.
Bacini a tutte
Non sono pertanto obbligata ad iscrivermi in nessuno dei Registri (obbligatori per gli imprenditori commerciali professionali) presso nessuna Camera del Commercio del Territorio Italiano in relazione agli articoli trattati.