Oggi vi racconto la storia di questo orologio.
Un giorno il cucchiaino “Farfalla”, considerato il più birichino della nidiata, scappò di casa e volando volando atterrò in un piccolo giardino, nel retro di una casetta di campagna. Mentre cercava di orientarsi vide poggiato su un muretto un pezzo di legno rotondo, ma così perfetto che quasi non gli parve vero. Cominciò così a volare in tondo intorno al pezzo di legno, dopo un bel po’, stanco e tutto sudato pensò di riposarsi prima di prendere la strada del ritorno. Improvvisamente fu scosso da un grosso colpo di tosse, quasi come un trombone scordato. Era il pezzo di legno che accortosi dell’ospite sbuffò: “ Chi sei? Da dove vieni? Cosa fai qui?” Il cucchiaino intimidito indietreggiò ma poi incuriositosi prese coraggio e si avvicinò nuovamente riproponendo le stesse domande al pezzo di legno. Quest’ultimo con le lacrime agli occhi rispose: “Sono solo un vecchio pezzo di legno, mi crearono così rotondo per farne un orologio ma poi mi hanno buttato qui e più nessuno si è preso cura di me”. “Farfalla” di cui tutto si può dire, men che gli manchi la fantasia, propose al vecchio pezzo di legno di seguirlo dai suoi fratelli.

Arrivati a casa, il cucchiaino Farfalla, spiegò l’accaduto in famiglia, tutti lo guardarono sbigottiti, ad un certo punto il cucchiaino “Cuore”, il più tenero di tutti , commosso abbracciò il pezzo di legno e gli sussurrò all’orecchio: “Non preoccuparti amico mio, ti aiuteremo noi a rinascere a nuova vita”. Prese un grosso pennello e lo dipinse di un delicato color glicine, lo lasciò riposare e tornò dai fratelli ai quali impose loro l’ordine di sistemazione: “ Tu, Sole, sarai colui che batterà il mezzodì, tu, Uvetta, sarai all’ora di pranzo…e così’ tutti in fila furono chiamati all’ordine per prendere posto su quel vecchio pezzo di legno.
E così Fiocchetto, Pallino, Fiorellino, Fragolina, Ovetto, Stellina, Ederina, Farfallino, SoleLuna, Uvetta, Cuoricino e Pansè diventarono amici per la pelle del vecchio pezzo di legno, così tondo da non sembrare vero il quale tanta era la sua gioia che sembrava cambiar colore ogni volta che il sole si poggiava su di lui.
Che bella storia…quasi quasi ne invento un’altra…a dire il vero già all’opera. Ciao a tutti e alla prossima novella.