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mercoledì 25 ottobre 2017

Alice nel Paese delle Meraviglie

alice nel paese delle meraviglie

Quando non sai come complicarti la vita, decidi di realizzare 25 pupazzetti a mano. Disegni, ritagli a mano ogni singolo pezzetto, cuci rigorosamente a mano, infili le perline, assembli, incolli con bolle sulle dita  a corredo del tutto. Ecco come complicarsi la vita. Scherzi a parte, quando mi è stato chiesto di realizzare dei gadget per una festa di compleanno a tema “ Alice nel paese delle meraviglie, la prima cosa che ho pensato: “ Vabbè, una cosina semplice, un sacchetto con delle caramelle e qualche soggetto da appiccicarci vicino”. La mia cliente, mamma della bimba da festeggiare mi aveva lasciato carta bianca, fidandosi ad occhi chiusi ( chissà se ha fatto bene). Ogni giorno le ho sottoposto un’idea, e tutte le sono piaciute, ma non intrigavano me. Così mi son trovata la cosa “ più semplice” da realizzare alice on wonderland

La prima nata è stata Alice con i suoi bei lunghi capelli biondi.

regina di cuori_feltro

La regina di cuori con la sua boccuccia a cuoricino è meno arcigna di quella originale

Cappellaio matto_feltro

Il cappellaio matto è ha un’espressione proprio dolce

Bianconiglio_feltro

Bianconiglio è davvero molto carino con i suoi occhiali ( sono degli anelli per chiavi, sccccccccccchhh ma non sveliamolo a nessuno).

Stregatto_feltro

Stregatto è più simpatico dal vivo con i suoi dentoni spettinati.Carta di cuori_feltro

Mi mancavano ancora 6 pupazzetti e quindi mi sono inventata le carte di cuori, deliziose e…Toperchio_feltro

…Toperchio…quello che mi diverte di più. Una testina che salta dalla teiera portando sul capo il coperchioTopino feltro

Sono ancora tutti impelati, fili di colla da pulire, ma ero impaziente di condividere con voi la mia ultima fatica.

Le foto sono tante, ma non potevo non lasciarvi i dettagli per ogni personaggio.

Di sicuro Gaia compirà un compleanno felice insieme ai suoi amichetti e potrà divertirsi con tutti i compagni della sua preferita Alice.

mercoledì 11 ottobre 2017

Corno ( curniciello) portafortuna

cornetti portafortuna
Tutto è cominciato da una telefonata: “ Ciao Titta ( sarei io, non mi chiedete perché mi chiamano anche così), devi farmi un regalo”” Chi parla è il mio super nipote Chef che vive a Siena. –Che regalo?- rispondo io. “ Un corno portafortuna”.  Un corno portafortuna, il famoso “curniciello” napoletano.  La leggenda narra che il curniciello debba essere fatto rigorosamente a mano, perché si pensa che chi lo realizza rilasci energie positive sul talismano, di colore rosso, il rosso rappresenta il colore della forza per eccellenza ed infine ma non per meno importanza debba avere tre caratteristiche specifiche: “Tuosto, stuorto e cu ‘a ponta”, ovvero, Rigido, storto e con la punta.  Ma ce un però. Non bisogna mai acquistarne uno per sé, lo si deve ricevere in dono perché abbia il suo effetto portafortuna. Riattaccata la cornetta mi balena un’idea nella mia testolina frenetica. “ E se gliene facessi uno io con il cappello da chef?corno portafortuna chef
Ed eccolo qui, di colore rosso, “tuost, stuort e cu ‘a ponta” e con il cappellino da chef. Ho aggiunto altri ciondolini scaramantici: un ferro di cavallo, un gufetto, un elefantino ed anche un albero della vita…Meglio abbondare diceva Totò.
corno portafortuna romantico
La fame vien mangiando e mi son fatta prendere la mano, questo è un curniciello romantico.
corno portafortuna fashion
Questo, invece, è la versione fashion. Ne sono in arrivo altri ma mi sono  troppo divertita nel realizzarli e volevo condividerli con voi.
Tuttavia, per darvi alcuni cenni storici,non solo a Napoli è  adottata la scaramanzia del corno, pare che questa simbologia sia diffusa in molte civiltà, da quella ebraica alla cristiana, persino i sumeri conoscevano il curniciello.
“ Essere superstiziosi è da ignoranti non esserlo porta male”
                                                                                Eduardo
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ed hanno carattere creativo. Dichiaro di non esercitare l’attività di commercio al dettaglio di detti articoli in forma professionale, ma di praticarla in modo sporadico (commercio occasionale) non soggetto quindi alle discipline commerciali contenute nel D. Lgs 114/98, che regola le attività di commercio in forma professionale e continuativa. Perciò, dichiaro di vendere, in maniera occasionale e saltuaria, oggetti che sono il risultato e l’opera della mia creatività ed ingegno, così come previsto dall'art.4 comma 2 lettera h del Decreto legislativo 114/98 . Le mie creazioni rientrano, quindi, nella casistica del suddetto articolo.
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